Bonus casa 2020, guida rapida alle ultime agevolazioni
Bonus 110 per cento come funziona?
Il Decreto Rilancio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, numero 34 ha introdotto una misura importante per aiutare a far ripartire il settore edilizio.
Infatti tutte le spese sostenute per lavori di ristrutturazione effettuate tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 possono usufruire della detrazione fiscale del 110%.
La detrazione può essere recuperata in 5 rate annuali di pari importo. Inoltre, si può cedere il credito usufruendo subito dello sconto fiscale oppure ottenere uno sconto sul prezzo da pagare al fornitore che ha eseguito i lavori.
Chi può usufruire del Super Bonus 110 per cento?
Il superbonus può essere applicato a queste categorie di interventi:
- Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. I lavori effettuati devono migliorare la prestazione di almeno 2 classi energetiche e dimostrarlo attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), rilasciato da un tecnico abilitato prima e dopo l’intervento di miglioria.
- Interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione (con efficienza almeno pari a classe A), a pompa di calore inclusi gli impianti ibridi o geotermici con possibile abbinamento di un eventuale impianto fotovoltaico.
- Interventi antisismici sugli edifici soltanto se è stata stipulata la polizza assicurativa a copertura dei rischi di eventi calamitosi.
L’ecobonus 110% è valido per le seconde case ma non per immobili di lusso ed è stato esteso anche agli impianti sportivi e agli alberghi.
Quali sono le categorie del bonus casa 2020?
Il Super Bonus 2020 si aggiunge ad altre agevolazioni che erano già in vigore come:
- Bonus ristrutturazione del 50% per il recupero del patrimonio edilizio con limite massimo di spesa di 96.000 euro da dividere in 10 quote annuali.
- Bonus mobili ed elettrodomestici del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A+ (A per i forni).
- Bonus verde consiste nella detrazione fiscale del 36% sulle spese sostenute per: sistemazione a verde di aree scoperte e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
- Ecobonus al 50% e al 65% per pannelli solari e al 65% per caldaie a condensazione.
- Il bonus facciate permette una detrazione fiscale per le spese documentate, relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici.
- Bonus infissi del 50% in caso di sostituzione di finestre comprensive di infissi che migliorino la prestazione energetica dell’edificio e rispettino i requisiti di trasmittanza termica U (W/m2K), riportati in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010.
- Bonus pompa di calore del 65% per la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza, o sistemi geotermici a bassa entalpia. Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
- Sisma bonus questa detrazione è elevata dal decreto rilancio al 110%, purché gli edifici non siano ubicati in zona sismica 4, consentendo il diritto alla detrazione del 90% sull’acquisto di una polizza assicurativa anticalamità.
Quali documenti servono per ottenere le agevolazioni?
L’ecobonus al 110% è una misura sicuramente molto interessante ma per ottenerlo bisognerà avere a che fare con un po’ di burocrazia.
Serve il via libera del condominio per i lavori sulle parti comuni. Poi è necessario attendere l’avvio delle procedure dell’Agenzia delle Entrate per richiedere il visto di conformità che commercialisti e CAF dovranno rilasciare per poter procedere con la richiesta del bonus e la cessione del credito.
Bisogna essere in possesso dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), rilasciato da un tecnico abilitato, per certificare che i lavori porterebbero un miglioramento di almeno due classi energetiche. Il certificato energetico va rilasciato prima e dopo i lavori.
Inoltre, i dati degli interventi vanno trasmessi soltanto in via telematica come dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, con cui verranno definite le modalità attuative, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Infine è necessario inoltrare la comunicazione all’ENEA.