Bonus mobili – Agevolazioni fiscali 2017
Proseguendo l’analisi dei provvedimenti di agevolazione fiscale nel campo immobiliare, con questo articolo faccio una panoramica sul BONUS MOBILI strettamente legato al BONUS RISTRUTTURAZIONI precedentemente trattato.
BONUS MOBILI
AGEVOLAZIONE
L’agevolazione per il BONUS MOBILI consiste nella detrazione del 50% delle spese sostenute, su un limite massimo di spese per unità immobiliare di 10.000,00 euro, sostenute entro il 31 Dicembre 2017.
Tale risparmio può essere portato in detrazione in 10 rate nei successivi 10 anni.
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
I beneficiari del Bonus Mobili sono tutti i contribuenti che beneficiano delle agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio i cui lavori siano iniziati dopo il 1 Gennaio 2016.
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
Presupposto per il godimento dell’agevolazione è l’esecuzione di interventi di recupero del patrimonio edilizio, limitando tali interventi alle sole opere di:
1.manutenzione ordinaria;
2.manutenzione straordinaria;
3.restauro e risanamento conservativo;
4.ristrutturazione edilizia;
Ancora da chiarire invece l’inclusione dei lavori di
1.ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi;
2.acquisto di appartamento parte di edificio interamente ristrutturato da impresa o cooperativa.
Da escludere infine i lavori di
1.adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi;
2.prevenzione infortuni domestici.
INTERVENTI AGEVOLATI
Sono oggetto di agevolazione gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici cosi come previsti dalla circolare dell’agenzia delle entrate 29/E del 18 Settembre 2013, destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
MOBILI
1.letti;
2.materassi;
3.comodini;
4.armadi;
5.cassettiere;
6.librerie;
7.scrivanie;
8.sedie;
9.tavoli;
10.credenze;
11.poltrone;
12.divani;
13.apparecchi di illuminazione a complemento dell’arredo.
GRANDI ELETTRODOMESTICI (di classe non inferiore) A+
1.frigoriferi;
2.congelatori;
3.elettrodomestici per la refrigerazione, conservazione e deposito alimenti;
4.lavastoviglie;
5.lavatrici;
6.asciugatrici;
7.apparecchi per la cottura e trasformazione degli alimenti;
8.forni a microonde;
9.piastre riscaldanti elettriche;
10.apparecchi elettrici di riscaldamento;
11.stufe elettriche;
12.radiatori elettrici;
13.apparecchi per il condizionamento;
14.apparecchiature per la ventilazione e l’estrazione d’aria;
15.ventilatori elettrici;
16.apparecchi per il riscaldamento degli ambienti e di letti e divani.
GRANDI ELETTRODOMESTICI (di classe non inferiore) A
1.forni.
CONDIZIONI PER IL BENEFICIO DELL’AGEVOLAZIONE
Per poter usufruire dell’agevolazione in questione è quindi necessario che la data del pagamento dei mobili e/o elettrodomestici sia successivo alla data di inizio dei lavori di recupero edilizio (la cui data non può essere anteriore al 1 Gennaio 2016 diversamente da come previsto dalla precedente normativa).
La data di inizio lavori è determinabile dalla data delle autorizzazioni o comunicazioni amministrative comunali (“autorizzazione” o “comunicazione” in funzione del tipo di intervento da eseguire) o qualora obbligatoria, dalla data della comunicazione preventiva alla ASL.
Inoltre sono ammessi anche gli acquisti effettuati nel 2016 e proseguiti nel 2017, fino al 31 Dicembre; la condizione è che venga rispettato l’importo massimo dei 10.000,00 euro per unità immobiliare, e che gli acquisti siano successivi alla data di inizio dei lavori così come meglio specificato precedentemente.
Il Bonus mobili non è cumulabile con il Bonus giovani coppie (in vigore fino al 31 Dicembre 2016) anche se utilizzato per altri immobili.
PAGAMENTI
Le forme di pagamento ammesse per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici agevolati sono meno restrittive rispetto a quelle previste per il Bonus Ristrutturazioni.
Infatti la norma prevede pagamenti con Bonifico (semplici senza indicazione di Codici Fiscali e riferimenti normativi), carte di credito e Bancomat; rimangono esclusi contanti e assegni.
QUALI DOCUMENTI CONSERVARE?
Documenti che certifichino la data inizio lavori
– Autorizzazioni amministrative per l’esecuzione lavori (DIA, SCIA, CIL, CILA, autocertificazione per edilizia libera);
– Comunicazioni preventiva ASL (se obbligatoria);
Documenti che certifichino l’acquisto e il pagamento
– Fatture;
– Ricevute dei pagamenti.